Al MANN di Napoli, per la prima volta 12 grandi marmi e oltre 110 opere del sommo sculture per mettere a fuoco, nel “tempio” dell’arte classica il legame fecondo tra Canova e l’Antico.
“L’ultimo degli antichi e il primo dei moderni”: definizione che ben si attaglia al sommo Antonio Canova e alla sua arte sublime, celebrata per la prima volta a Napoli, al MANN-Museo Archeologico Nazionale dal 28 marzo al 30 giugno 2019, in una mostra-evento straordinaria per tematica e corpus espositivo, copromossa dal Mibac-Museo Archeologico Nazionale di Napoli con il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo nell’ambito dell’importante protocollo di collaborazione che lega le due Istituzioni.
Oltre 300.000 visitatori per un’esposizione, curata da Giuseppe Pavanello, che ha gettato nuova luce nei rapporti tra Canova e l’arte antica.