La mia Cortona. Guida alla città di Gino Severini

Con una grafica accattivante, mappe e un ricchissimo apparato di foto attuali e d’epoca, un prezioso volumetto  curato da Daniela Fonti accompagna in un itinerario  nella città natale del grande artista, riannodando i fili della  sua presenza a Cortona, tra luoghi, opere e ricordi. Insieme alla guida, una raffinata segnaletica urbana.

Il percorso di valorizzazione ma anche di nuova comprensione della figura di Gino Severini nel suo rapporto con Cortona – la città natale e quella delle ultime, lunghe estati in Italia – passa anche attraverso i luoghi, le tante opere qui conservate, i ricordi, le foto dell’epoca.

A raccogliere tutto questo, proponendo un itinerario cittadino dettagliato, con descrizioni storico artistiche, immagini delle opere e della città, supporti grafici e importanti contributi d’archivio, è – su iniziativa del Comune di Cortona con la collaborazione del MAEC e dell’Accademia Etrusca di Cortona e l’organizzazione di Villaggio Globale International – il bellissimo volumetto appena edito “La mia Cortona. Guida alla città di Gino Severini” (Moebius Editore), presentata sabato scorso dal Sindaco di Cortona Luciano Meoni, dall’Assessore alla Cultura Francesco Attesti e dalla sua curatrice Daniela Fonti, insieme a Romana Severini Brunori, figlia del Maestro e cittadina onoraria di Cortona.

88 pagine ricchissime, su progetto grafico di Francesca Pavese, che  futuro artista a 16 anni, a seguito di “un infortunio scolastico”, ma che Severini – figura centrale per l’arte del XX secolo, capace di coniugare le istanze avanguardistiche vissute a Parigi con l’humus storico, figurativo e paesaggistico della terra d’origine – ha voluto riabbracciare in età matura e in cui ha scelto di essere sepolto:

1) Le sale Severini al MAEC. Un maestro cortonese nel panorama europeo;

2) Il Museo Diocesano e il Duomo;

3) Il Mosaico di San Marco;

4) La via Crucis;

5) La Chiesa di San Nicolò;

6) La Bottega, il Caffè Signorelli, il Cimitero della Misericordia.

Le piacevoli e puntuali descrizioni storico-artistiche delle opere e dei siti – evidenziati attraverso grandi lenti con mappe, che aiutano il visitatore nel percorso – lasciano spazio, nei testi elaborati da Daniela Fonti con la collaborazione di Lia Polizzotti, alle curiosità, alle note personali, su pensieri, frequentazioni e abitudini dell’artista, legate a Cortona, raccolte da testimoni locali, rintracciate in materiali d’archivio o negli scritti dello stesso Severini, riannodate attraverso i ricordi della secondogenita Romana Severini Brunori che tanto sta facendo per contribuire alla ricostruzione del rapporto artistico, affettivo e identitario del padre con la sua terra d’origine. 

Ma il prezioso libretto – che giunge dopo l’apertura nel 2022 delle Sale dedicate a Severini al MAEC, con le tante opere e i documenti lì riuniti, e dopo un intenso ciclo di conferenze sui diversi aspetti del multiforme universo severiniano – è solo una tappa del viaggio intrapreso da Cortona in questi ultimi anni, per la riappropriazione e la riacquisizione di consapevolezza dell’eredità morale e artistica, del legame affettivo e umano, tra le città e Gino Severini.

A Cortona nei prossimi mesi sarà infatti posizionata anche una raffinata segnaletica cittadina il cui supporto – su progetto di Andrea Mandara – ripropone le linee in movimento delle opere futuriste dell’artista; mentre prende ufficialmente il via il conto alla rovescia per la grande mostra di respiro internazionale “Severini e gli altri. Un dialogo mai interrotto” (titolo provvisorio) con cui Cortona, dal 20/06/2026 al 04/10/2026 al MAEC-Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona, ricorderà i 60 anni dalla morte di Gino Severini, scomparso nel 1966.

Curata da Daniela Fonti e Margherita D’Ayala Valva, due delle maggiori esperte delle vicende severiniane, con la presidenza del comitato d’onore assegnata a Romana Severini, la mostra dal taglio inedito cercherà di mettere in luce – attraverso puntuali confronti – il contributo di Severini nella costruzione di un dialogo transnazionale, tra movimenti artistici e paesi diversi, tra il Futurismo e il Cubismo, l’Italia e la Francia: un ruolo straordinario di mediatore e promotore culturale di cui la sua opera negli anni è espressione, trait d’union fra generazioni, culture e persino fra epoche della storia dell’arte.

La guida e la segnaletica urbana, così come le tante conferenze che si sono succedute nei mesi passati – momenti propedeutici al grande evento espositivodel 2026 – rientrano nel progetto “Gino Severini a Cortona. Un artista internazionale nella sua città. Percorsi, testimonianze ed eventi” promosso dal Comune di Cortona in collaborazione con il MAEC e con l’Accademia Etrusca di Cortona, con il sostegno del PAC2024 – Piano per l’Arte Contemporanea- Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura di cui il Comune di Cortona è stato tra i vincitori. Il Progetto scientifico complessivo è di Daniela Fonti, progetto grafico di Francesca Pavese, progetto della segnaletica di Andrea Mandara, con l’organizzazione generale di Villaggio Globale International.

Vai al sito dell’editore: https://moebiusbooks.com/it/pubblicazioni/la-mia-cortona