Estate Teatrale Veronese 2025 – comunicato conclusivo

2025 PLANET SHAKESPEARE
WATER – 77ESIMA EDIZIONE DELL’ESTATE TEATRALE VERONESE

L’edizione 2025 dell’Estate Teatrale Veronese consolida il successo dello scorso anno raggiungendo le 50.000 presenze e ottiene record assoluti con la “Lisistrata” di Aristofane, interpretata da Lella Costa.

Cala il sipario sulla stagione 2025 dell’Estate Teatrale veronese dopo 47 serate di musica, teatro e danza del cartellone principale, che come ogni estate hanno riportato il pubblico e l’arte performativa in particolare al Teatro Romano, monumento vivo della città di Verona, scenario unico di una rassegna che si pone tra i principali festival estivi del panorama nazionale.

Tra spettacoli in programma e intrecci di programmazione (come “Spazio Teatro Giovani”, “Romeo e Giulietta itinerante” o la rassegna “Flow Festival”), si riconferma innanzitutto il risultato dei 50.000 spettatori (49.633) raggiunto lo scorso anno, mentre vanno segnalate specificità che rendono addirittura esaltante questa stagione – promossa dal Comune di Verona in collaborazione con il Circuito Multidisciplinare Regionale Arteven, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Veneto e di AGSM AIM,Banco BPM partner storici che condividono la visione di una cultura viva, accessibile e radicata nel territorio, assieme a Gruppo Vicenzi e Bcc.

In particolare è “Lisistrata” di Aristofane, con la strepitosa interpretazione di Lella Costa, a stabilire, con 3048 spettatori, il primato assoluto degli ultimi sei anni di EstateTeatrale Veronese, per pubblico e incassi nella sezione teatro.

Ma non solo: il teatro civile e di narrazione di Marco Paolini si è rivelato vincente, richiamando con “Bestiario idrico” in prima assoluta – nonostante il tempo incerto – 2000 spettatori, sollecitati a prendere coscienza del territorio solcato e disegnato dall’acqua e del modo in cui lo stiamo trasformando e plasmando.

E se l’acqua, WATER, è stato il simbolo e l’elemento guida di questa prima stagione del programma triennale PLANET SHAKESPEARE elaborato da Mangolini – sostanza fluida, mobile mutevole, segno di adattabilità e trasformazione, di storie oniriche e di cambiamento evidenti nella scelta dei titoli e delle proposte in cartellone – come un oceano mare che unisce terre e continenti, come un fiume che attraversa e collega terre e luoghi lontani, la 77esima edizione dell’Estate Teatrale Veronese ha permesso soprattutto di condurre nell’arena del teatro più antico di Verona nuovi pubblici, segno di rinnovamento continuo e di vitalità, fondamentali per il futuro del Teatro.

Lo ha fatto per esempio ospitando a Verona in prima nazionale Giacomo Giorgio, attore giovane e amatissimo, conosciuto dal vasto pubblico come protagonista della fiction televisiva “Mare fuori”, che, alla sua prima prova teatrale nell’Otello di Shakespeare a fianco del veterano Giorgio Pasotti, interprete e regista, ha conquistato gli elogi della critica e richiamato, accanto agli habitué, spettatori nuovi ed entusiasti. Così come fondamentale, in questo percorso di coinvolgimento e condivisione di una cultura sempre più diffusa, inclusiva e accessibile, è stato l’inserimento per la prima volta di un family show nel cartellone dell’Estate Teatrale Veronese: “Pimpa. Il musical a pois” per i 50 anni della famosa cagnolina creata dalla penna di Tullio Altan, in prima nazionale nella città di Giulietta. Uno spettacolo con la regia di un grande animatore come Enzo d’Alò, prodotto da Fondazione Aida e coprodotto da Estate Teatrale Veronese, che ha messo in relazione la Pimpa con il mondo di Shakespeare, anima ispiratrice di tutto Festival, portando – nonostante la sfortuna della pioggia – le nuovissime generazioni e le famiglie al teatro e creando un ponte tra immaginazione infantile e testi classici.

Apertura ai giovani e al loro entusiasmo, sia tra gli artisti che nel pubblico, grazie al nuovissimo progetto di ETV Shakespeare Academy che ha portato a Verona quattro Accademie Teatrali internazionali, provenienti da Francia, Regno Unito, Macedonia e India, al fianco dei neo diplomati dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni e degli adolescenti veronesi del progetto Spazio Teatro Giovani. Un cartellone che ha messo a confronto visioni e pratiche sceniche legate al Bardo, mostrandone l’attualità e l’eterno fascino; mentre il coinvolgimento di over 50 privi di esperienza coreutica nello spettacolo “Shakespeare in Dream” di Arte3, con la coreografia di Marcella Galbusera, ha egualmente permesso di estendere l’esperienza artistica seminando passione e meraviglia.

Quella stessa meraviglia che ha condotto spettatori di diverse generazioni a ridere delle performance straordinarie e perfette dei danzatori de Les Ballets Trockadero de Monte Carlo nell’unica tappa italiana del loro tour internazionale, e meraviglia di cui hanno potuto godere anche soggetti fragili, speso esclusi dai normali circuiti culturali, grazie al progetto ‘Tutti a Teatro’ riproposto anche quest’anno con il sostegno di Banco BPM.

Un impegno all’avvicinamento di pubblici rinnovatipotenziali spettatori e mondi lontani da accendere con la cultura, che passa anche attraverso i social, i cui risultati eccellenti quest’anno, dopo la ripresa del 2024, superano tutte le aspettative, non solo come incremento dei “follower” o per l’aumento considerevole delle interazioni, ma soprattutto nelle visualizzazioni da parte dei “non follower” che significa pubblico nuovo raggiunto: per fare un esempio, delle 3.358.857 visualizzazioni su Facebook, da ottobre 2024 a ottobre 2025 con picco fondamentale nel periodo festivaliero, 2.883.281 sono dei “non follower”.

Grande soddisfazione dunque dell’amministrazione comunale e del direttore artistico uscente Carlo Mangolini, che nel tirare le somme di questa stagione, cede anche il testimone al suo successore Fabrizio Arcuri, nuovo direttore artistico dell’attività teatrale del Comune di Verona che entra ufficialmente in carica per le future progettualità.

Guarda il video: https://youtu.be/vg4HIyDHcSI?si=2ByqrxJRJrHczBZ8